sabato 27 ottobre 2012

Mettā e Counseling


Mettā e Counseling

“Quando una persona capisce di essere sentita profondamente, i suoi occhi si riempiono di lacrime. Io credo che, in un senso molto reale, pianga di gioia. È come se stesse dicendo: «Grazie a Dio, qualcuno mi ascolta. Qualcuno sa cosa vuol dire essere me».
Carl Rogers

Una mente sana è il migliore guadagno.
L’appagamento è la risorsa più preziosa.
Un amico fidato è il migliore congiunto.
Una libertà senza condizioni è la massima beatitudine.”
Dal Dhammapada

Il Counseling è una forma di relazione d’aiuto nata in ambito scolastico negli anni ’30 ’40, negli Stati Uniti, ad opera di Rollo May; l’intento era trovare una strada percorribile nel contrastare le difficoltà di apprendimento dei ragazzi. Successivamente, sia i fondamenti teorici, sia gli ambiti di intervento del Counseling, si sono ampliati notevolmente con l’aiuto di nuovi riferimenti, fino a divenire un’attività di competenza relazionale volta ad agevolare l’autoconoscenza e lo sviluppo ottimale delle risorse personali, per migliorare il proprio stile di vita e renderlo più soddisfacente e creativo.
Il Counselor accompagna e favorisce lo sviluppo e l’organizzazione delle potenzialità del Cliente; il Cliente prende in carico sé stesso e il Counselor guida con Empatia e Rispetto il Cliente a ritrovare la libertà di essere sé stesso.
Carl Rogers, fondatore della terapia non direttiva e centrata sul Cliente, sviluppa il suo pensiero sulle basi della psicologia umanistico-esistenziale; egli definisce le modalità di intervento di Counseling rogersiano, stabilendo tre qualità e/o disposizioni indispensabili necessarie e sufficienti nel Counselor:
-       Accettazione incondizionata: atteggiamento di ricettività, astensione dal giudizio: ”io ti accetto per quello che sei; tu hai la libertà di essere ciò che sei ed io non ti porto in nessuna direzione che tu non abbia ben chiara dentro di te”. Sacralità dell’altro per come è.
-       Empatia: la capacità di percepire la dimensione del cliente come fosse la propria, senza perdere di vista il “come se...”: ”riesco a mettermi nei tuoi panni e te lo faccio sentire ma non sono te”.
-       Autenticità: essere senza apparenze o facciate; essere trasparenti, essere davvero se stessi nella relazione di aiuto piuttosto che cercare di comportarsi da esperti. Ciò comporta la capacità di riconoscere i propri sentimenti nel loro manifestarsi: quello che io dico lo devo sentire, mi corrisponde.

Mettā nella filosofia buddhista è la disposizione amorevole, non condizionata, verso gli altri, che racchiude in sé le tre qualità richieste dal metodo rogersiano. Il Mettā si sviluppa attraverso una tecnica di meditazione, il Mettā Bhāvanā (coltivazione del mettā), incentrata sul respiro, avente come obiettivo il rafforzamento della capacità di Compassione; prima ancora di fare pratica di Mettā verso gli altri, si fa pratica verso sé stessi per sviluppare l’auto-accettazione e la capacità di vedere con benevolenza se stessi, in un secondo tempo ci si rivolge verso le persone amate, poi verso gli sconosciuti e infine, la parte più difficile, verso i propri nemici. Ecco perché la pratica di Mettā può essere anche una soluzione nella gestione della rabbia, poiché passo dopo passo conduce al Perdono, attraverso una comprensione profonda ed accettazione, di sé stessi e di tutti gli esseri.
Mettā è una pratica pacificatoria che contribuisce al benessere e alla serenità personale e relazionale.
Un atteggiamento di caring verso l’altro è impossibile da parte di un Counselor che non lo abbia sviluppato attraverso sé stesso, che non si sappia valorizzare, auto-contenersi e credere nelle proprie potenzialità. Questa attitudine contiene già in sé le altre due: autenticità ed empatia.
Una persona che ha sviluppato profondamente Mettā, necessariamente, è una persona congruente ed empatica. Nell’accettazione amorevole e incondizionata dell’altro è implicita l’empatia, che ha radici ad un livello ancora più profondo nella pratica e sviluppo della Compassione, verso sé e verso l’altro.
La pratica e lo sviluppo di Mettā è anche una buona risposta alle critiche fatte a Rogers sulla improbabilità di coesistenza di un sentimento di accettazione incondizionata e autenticità. Mettā insegna a livello profondo che ognuno ha il diritto di essere sé stesso e di vivere secondo il suo punto di vista; questa disposizione corpo/mente e Anima, probabilmente, farà da contrappeso al vissuto che ha creato il disagio nel Cliente, ovvero, a quei vissuti di non accettazione incondizionata operati dalle principali figure di riferimento che hanno indotto un comportamento finalizzato ad ottenere tale accettazione, ma che, di contro, hanno allontanato dal vero sé, provocando quindi disagio nella persona in bisogno.
Sviluppare Mettā ci aiuterà ad essere autenticamente accettanti e contenitivi e questo aiuterà il Cliente a fruire di una profonda esperienza riparativa di accettazione e di poterla finalmente introiettare verso sé stesso, per compiere un primo passo verso la Consapevolezza di sé, indispensabile in un processo di sviluppo ed evoluzione.

Lucilla Loddi
ArtCounselor , Agevolatore nella relazione di aiuto, con Diploma Internazionale EAC conseguito presso la Scuola Superiore di Formazione in Counseling Espressivo e Arte-terapia A.S.P.I.C di Roma. Formazione in DanceCounseling e DanzaMovimentoTerapia A.S.P.I.C di Roma.
Iscritta al CNCP (Coordinamento Nazionale Counselor Professionali) n°2434
Dirigente-istruttore di Yoga UISP/CONI n°121214960

Ha strutturato nel tempo, avvalendosi delle competenze acquisite nelle diverse esperienze, un percorso esperienziale, individuale e di gruppo, che utilizza arte, movimento e meditazione concentrata sui centri energetici della psicofisiologia indiana. Tale percorso esperienziale è volto al riequilibrio bioenergetico, allo sviluppo interiore e al benessere psicofisico definito NataRaja Yoga o YogaDanza.

tel 3202104307

Spazi di pratica a Roma:
Meditazione tutti i giovedì alle 8.30
NataRaja Yoga tutti i mercoledì alle 19.00

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